Perdono e Riconciliazione

Cosa non è il perdono

- Perdonare non significa dimenticare, perché se dimenticassimo il torto subito non ci sarebbe necessità di perdonare.

- Perdonare non è giustificare perché questo implicherebbe dire che l’azione che abbiamo subito è un atto lecito da parte di chi l’ha compiuta ed anche in questo caso non ci sarebbe necessità di perdonare.

- Perdonare non significa cancellare il torto subito e tornare alla situazione precedente, questo significherebbe cancellare totalmente l’azione di chi ci ha causato un dolore e ciò significherebbe dire che il perdono è dotato di una sorta di potere magico, ma non è così, con il perdono si cancellano le conseguenze che il torto subito comporta, come il rancore, il desiderio di vendetta, ma non si può annullare il dolore provato.

Cos’è il perdono

Per perdonare è in primo luogo necessario riconoscere di aver subito un’azione ingiusta o immorale e soggetta al libero arbitrio della persona che l’ha commessa.

Il perdono è un atto unilaterale che compie la vittima perché vuole liberarsi da una relazione con il colpevole dominata da emozioni negative come il rancore e l’odio, donandosi la speranza di poter guarire le ferite inflitte ingiustamente dal colpevole. Inoltre la persona offesa così facendo dona anche, a chi le ha causato sofferenza, la possibilità di liberarsi da un’immagine di sé come persona colpevole, portatrice di un debito verso la vittima. Questo rende entrambe le persone libere ed è entro questo spazio di libertà che si può aprire la strada verso la “riconciliazione”.

La riconciliazione

E’ importante tener presente che può esserci il perdono senza che ci sia riconciliazione e che quest’ultima è un processo diadico che vede coinvolti in prima persona sia la vittima che il colpevole.

Affinché la riconciliazione abbia luogo è infatti necessario che la vittima e l’offensore siano entrambi motivati a ricucire il loro reciproco rapporto e che traducano le loro intenzioni in atti concreti, in comportamenti e scambi tali da risanare di fatto la relazione. La riappacificazione sancisce l’esito di una serie di scambi interattivi tra l’individuo offeso e la persona responsabile dell’offesa, attraverso i quali i due giungono a ricomporre, grazie ad uno sforzo congiunto, la loro reciproca relazione.

 

 

Bibliografia

Barcaccia B. & Mancini F. (2013) (a cura di), Teoria e clinica del perdono. Raffaello Cortina Editore, Milano.